Se hai fatto un investimento immobiliare ma non sai bene quali sono i passi da fare per proteggere la sua sicurezza, continua a leggere.
Condizioni di sicurezza
Il livello di vulnerabilità, anche sismica, di tutti gli edifici è molto elevato a 50 anni dalla data di collaudo delle strutture. Il CIS (certificato idoneità statica) e l’ACS (certificato classificazione sismica) garantiscono le condizioni di sicurezza delle strutture portanti di un edificio o di un fabbricato secondo le norme vigenti. Questo significa che permettono di verificare e certificare nero su bianco la sicurezza di un edificio in ogni zona d’Italia.
Certificato di idoneità statica
La regolarità strutturale e la buona organizzazione del sistema consentono di “prevedere”, in un certo senso, il comportamento di una struttura sotto un determinato campo di azioni e sollecitazioni. Per certificare l’idoneità statica va verificata la presenza dei seguenti elementi:
- segni di sofferenza,
- interventi di modifica dell’organismo strutturale,
- i pericoli esterni,
- elementi di rischio accessori.
Certificazione sismica e SismaBonus
La certificazione sismica è uno strumento indispensabile per ottenere le agevolazioni fiscali previste per la realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico dell’edificio su cui avete fatto un investimento immobiliare. Il cosiddetto SismaBonus, infatti, prevede consistenti detrazioni fiscali sulle spese sostenute, fino al 31 dicembre 2021, per la messa in sicurezza sismica. La misura si applica agli edifici adibiti a civile abitazione, a parti comuni o interi condomini, nonché alle opere adibite ad attività produttive. Il requisito essenziale è che gli edifici siano ubicati nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3, secondo la zonizzazione individuata dall’O.P.C.M. n. 3274/2003.
Liberamente tratto e tradotto da http://www.habitami.it/